A l b e r t o R o s s i
6 Novembre 1957 - 20 Gennaio 2013
Alberto
Rossi, il nostro caro "Cornettomatto", Domenica 20 Gennaio
ci ha lasciato. Già mi manca moltissimo, solo ora mi
rendo conto di quanto affetto avevo per lui! E' stato
collega, amico ed un grande punto di riferimento della mia
vita. Chi l'ha conosciuto e lo desidera, può mandarmi
pensieri, riflessioni e foto in suo ricordo, per abbellire
questa pagina a lui dedicata.
Grazie!
Un abbraccio a tutti da Gaetano.
Per Albe…
Alberto era una persona di talento, un talento che andava
oltre le sue qualità musicali e artistiche, di cui ha
peraltro lasciato tracce preziose. Il suo era soprattutto un
talento umano. Aveva la capacità di creare legami profondi
con chi incontrava tanto che difficilmente ci si scordava di
lui. Infatti non banalizzava mai il contatto con le persone
e anche in circostanze occasionali, come entrare in un bar o
in un negozio, il suo atteggiamento non era mai
superficiale, il suo saluto mai neutro o distratto. Sono
pochi i luoghi in cui non ha lasciato qualche traccia del
suo passaggio sottoforma di capolettera o di nome in
caratteri ornati che si divertiva a realizzare
estemporaneamente per quelli con cui gli capitava di
scambiare qualche parola. Metteva sempre molta
partecipazione in quello che faceva, non si risparmiava,
neppure in queste piccole cose… Un altro talento che aveva
era quello di sapersi riprendere dai colpi bassi della vita.
Più volte l’ho visto risollevarsi dopo una caduta e
ricominciare dal punto in cui si era fermato o, se ciò non
era possibile, cercare un’altra strada. Non temeva di
mettersi in discussione, di immaginare delle alternative a
quello che sembrava essere il cammino prestabilito. Amava
talvolta navigare in mare aperto, in acque libere, scansando
le rotte consuete. Non sempre gli è andata bene, ma ha
sempre affrontato le sue scelte con coerenza. Non voleva
piangersi troppo addosso, anche nelle situazioni più
critiche in cui si è trovato, anzi, a volte esibiva un
ottimismo sconcertante nella sua determinazione ad andare
avanti, nonostante tutto. Come in quest’ultimo periodo in
cui la sua salute era molto compromessa e la sua attività di
musicista e di incisore aveva subito una battuta d’arresto.
E’ stato un periodo difficile e faticoso, segnato da
cedimenti frequenti del suo fisico, che era però convinto di
poter superare. Ne ero convinta anch’io…
Con Alberto se ne è andato un compagno di strada, un amico,
un fratello, uno dei riferimenti più importanti della mia
vita. Rimane di lui, però, l’esempio luminoso di un modo di
vivere la musica (e non solo) con passione sincera e spirito
di condivisione, lontano da atteggiamenti individualistici o
di convenienza, uno spirito che ha sempre salvaguardato pur
sentendosi spesso isolato e incompreso.
Di questo, come di molto altro, mi sento di ringraziarlo.
Caterina Calderoni
Alberto! Amico carissimo.
Non sapevo nulla fino a questo momento. Tutto è successo, ora, per caso. Sono addolorato, e incredulo. Sei stato per me un amico di anima e non di mondo e queste non sono parole di circostanza ma di puro affetto fraterno.
Avrei amato trascorre una di quelle rarissime serate bizzarre a parlare delle cose profonde del mondo,condividere la tua arguzia, la tua ironia e la delicatezza con cui descrivevi il mondo e le sue piccolezze.
mi manchi come può mancare un fratello.
Roberto Caravella
Alberto ha studiato cornetto con Jean-Pierre Canihac e flauto dolce con Nina Stern e Lorenzo Alpert.
Ha iniziato da subito l’attività concertistica in Italia
e all’estero con numerosi gruppi e associazioni di musica antica
e partecipando all’incisione di numerosi CD.
Ha suonato nelle più importanti rassegne e festival nei maggiori
teatri in particolare con L’Homme Armé di Firenze diretti da
Andrew Lawrence-King al teatro della Pergola e al festival internazionale
di Viterbo, con all’Accademia Chigiana di Siena con Frans Bruggen
.
Attualmente collabora stabilmente con “Les Nations” di Bologna,”
L’Accademia Legrenziana” di Bergamo, “L’Accademia degli Imperfetti”
di Genova, “Cantimbanco” di Verona, il “Teatro della Memoria”
di Roma, il “Florilegio musicale barocco” di Arezzo e dirige
il gruppo di cornetti e tromboni “Econtica”. E’ stato docente
per un decennio all’“Apertura serale” presso il Conservatorio
di Milano, al Centro Ricerca Arte Musica e Spettacolo di Lecco,
alla Société de Musique ancienne de Nice, ha tenuto seminari
sul cornetto nei conservatori di Novara e Pescara. Insegnava
cornetto nell’ambito dei corsi di musica rinascimentale al
conservatorio di Ferrara.